La dea Ebe era la divinità greca della giovinezza. Era figlia di Zeus e di Era, il che significa che era la sorella di Ares e Ilizia. (Questo è quello che dicono le fonti: ma, se era la figlia di Era, vuol dire che era anche sorella di Efesto).
Lei era la coppiera degli dèi ed aveva quindi il compito di versare il divino nettare e l'ambrosia durante i banchetti degli dèi (l'ambrosia era la bevanda magica che dava eterna giovinezza agli dèi). Più tardi fu sostituita da Ganimede (bel padre, Zeus: ha licenziato la propria figlia per dare il suo lavoro all'amante).
Fra le sue mansioni rientrava anche aiutare la dea Era a preparare il carro, quando voleva andare da qualche parte; oppure preparava il bagno a suo fratello Ares, al ritorno dalla guerra. Alle feste degli dèi cantava e ballava, insieme alle Muse ed alle Grazie.
Quando Eracle morì, suo padre, Zeus, lo portò nell'Olimpo e gli diede l'immortalità. Anche Era fece finalmente pace con l'eroe e, dopo la sua apoteosi, gli diede sua figlia, la dea Ebe, in moglie. In seguito a questo matrimonio, Eracle ridiventò giovane (a differenza di altri personaggi della mitologia greca che divennero immortali, ma continuarono ad invecchiare).
Ebe era anche una dea del perdono. Gli schiavi che erano stati liberati andavano a mettere le loro catene sulla statua della dea.
Questa è una famosa statua di Ebe, dello scultore italiano Antonio Canova.
Una statua classica del Partenone:
Un bellissimo dipinto in cui Ebe è ritratta accanto a suo padre, Zeus, sotto forma di aquila:
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Un'incisione con la dea raffigurata tra le nuvole, con la coppa di nettare in mano:
Daughter of Zeus and Hera Hebe was the Greek Goddess of Youth
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